Tamara Lunger

“Trascorrere il mio tempo in montagna espande la mia consapevolezza di chi sono veramente e della mia infinita gratitudine verso la vita”

“Sono una sognatrice
innamorata delle montagne”

Nata a Bolzano nel 1986, figlia di un noto scialpinista Italiano. Ha trascorso la maggior parte della sua vita tra le montagne, da bambina non era per nulla interessata allo sci nonostante gli sforzi del padre! Fin da quando era piccola, Tamara ha praticato tanti diversi sport, anche l’atletica leggera (due volte vice-campionessa italiana nel lancio del disco), ma la sua vera passione, la montagna, è rimasta negli anni invariata.

È solo quando inizia a fare alpinismo che si innamora perdutamente della scalata, in quel momento che realizza che per quanto difficile la sfida, per quanto impegnativa l’impresa al di là di qualsiasi fallimento o sconfitta – l’unica via di uscita è salire!

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Questa è la vita che voglio, niente di diverso

Fin da quando era piccola, Tamara ha praticato tanti diversi sport, anche l’atletica leggera (due volte vice-campionessa italiana nel lancio del disco), ma la sua vera passione, la montagna, è rimasta negli anni invariata. Nel 2002 inizia a praticare lo scialpinismo e a cimentarsi nelle sue prime gare. Come membro della squadra nazionale è riuscita a vincere titoli importanti: tra questi quello di campionessa italiana nel 2006 e 2008, di vice-campionessa nel 2007, ha vinto la Pierra Menta nel 2007 e nel 2008 e anche il titolo di campione del mondo sulla lunga distanza sempre nel 2008.

La mia sfida

” Nel mio modo di vivere la montagna non è importante il confronto con le altre alpiniste, quanto la sfida con me stessa…”
Tamara Lunger il richiamo del k2

Il richiamo del K2

Rizzoli 2021

«Quell’immensità e perfezione. Quell’assenza di lati deboli. Ne avevo timore e ne ero irresistibilmente attratta. Lei, la Montagna Grande, il Chogori in lingua balti. Mi sembrava così inarrivabile che divenne subito il mio ideale.»

Il K2, la Regina fra i giganti di roccia e ghiaccio sulla Terra, esercita un fascino a cui non puoi sottrarti. Tamara Lunger, una delle più forti alpiniste del mondo, aveva già conquistato il K2 nell’estate del 2014. Ma, nel 2020, complici diversi fattori – la pandemia, lo shock per aver visto l’anno prima Simone Moro scivolare in un crepaccio del Gasherbrun, una delusione d’amore –, ne ha sentito di nuovo il richiamo potentissimo e ha deciso di affrontare il K2 in inverno. È nata così la spedizione unica e agghiacciante che Tamara racconta in questo eccezionale diario di viaggio. 

Io, gli ottomila e la felicità

Rizzoli 2018

Un grande uomo è colui che non perde mai il suo cuore di bambino”: questo il mantra di Tamara Lunger, una delle più grandi alpiniste al mondo, che nel 2016 è arrivata in invernale a pochi metri dalla cima del Nanga Parbat. Ma chi è questa giovane donna capace di imprese finora tentate solo da uomini? Cresciuta vicino a Bolzano a contatto con la natura, sempre energica, vivace e alla ricerca di sfide audaci, Tamara ha imparato a vivere l’alpinismo come sport estremo ma anche come attività profondamente spirituale, un modo per trovare se stessa e conoscere i limiti del proprio corpo. Forse anche grazie a un pizzico di follia davanti ai pericoli, riesce a mettersi costantemente alla prova e a far valere la sua personalità dirompente. Leggere queste pagine, ora avventurose ora meditative, è come fare un’iniezione di adrenalina pura.

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